Genova – «Vogliamo amplificare e migliorare le nostre competenze». L’amministratore delegato di Navalimpianti, Giuseppe Cracolici, parla dell’acquisizione da parte del suo gruppo della maggioranza di Esiwelma, società di Serra Riccò

Genova – «Vogliamo amplificare e migliorare le nostre competenze». L’amministratore delegato di Navalimpianti, Giuseppe Cracolici, parla dell’acquisizione da parte del suo gruppo della maggioranza di Esiwelma Srl, società di Serra Riccò. «La società manterrà il suo management e rafforzerà la strategia del gruppo». Navim è una multinazionale con dieci sedi sparse in sei Paesi – Italia, Belgio, Cina, Croazia, Singapore, Stati Uniti – più di 100 milioni di fatturato nel 2018 e 350 dipendenti.

Il suo quartier generale è nella provincia di Genova, a Ceranesi, e il suo ventaglio di progettazioni e costruzioni spazia dalle gru per ammainare le barche di salvataggio alle coperture scorrevoli per le piscine, passando per i sistemi di controllo remoto per le valvole, di movimentazione di carico per le navi, fino agli elevatori, agli impianti di illuminazione e alle macchine lavavetri.

Esiwelma è nata nel 1979, dalla fusione di due piccole aziende, Esi e Welma, ha cinque milioni di fatturato e 25 dipendenti che progettano, costruiscono e vendono apparecchiature elettroniche navali, per uso sia civile che militare.

Nell’acquisizione portata a termine da Navim, ha svolto un ruolo attivo Capitalimpresa, società partecipata da Confindustria Genova e da un’ottantina di altri soci, quasi tutti imprenditori genovesi, che ha lo scopo di assistere le aziende le aziende in difficoltà. Esiwelma manterrà la sua autonomia; Genova e la Liguria, scrive Capitalimpresa in una nota per la stampa, saranno al centro dei prossimi investimenti di Navim Group.

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